\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 NellÆambito dellÆarte il concilio di Trento si pronunci≥ in maniera piuttosto generica: riallacciandosi alle decisioni del secon
do concilio di Nicea, ribad∞ la liceitα e validitα delle immagini sacre e ne affid≥ agli ecclesiastici la disciplina e il controllo. La politica figurativa della Controriforma si volse, perci≥, soprattutto a combattere le licenze e gli abusi nel campo ic
onografico, insistendo sullÆesatta aderenza ai fatti della storia cristiana e alle veritα teologiche, sfrondati da ogni elemento proveniente dalle tradizioni apocrife o popolari, e spinse a rilevarne i valori edificanti e suadenti. Questo rigido atteggia
mento comportava anche lÆeliminazione di qualsiasi elemento profano e un particolare controllo sulla decenza delle immagini: esemplari, a questo proposito, possono essere il processo intentato nel 1573 dal tribunale dellÆinquisizione a Paolo Veronese che
nella sua \i Cena in casa di Levi \i0 (Venezia, Gallerie dellÆAccademia) aveva introdotto cani, nani, buffoni non menzionati dal testo biblico e sconvenienti ad un episodio sacro, e ancor pi∙ gli aspri attacchi cui fu sottoposto il \i Giudizio universal
e \i0 di Michelangelo nella cappella Sistina per lÆindecenza dei nudi, per lÆintroduzione di figure come quella di Caronte, per la raffigurazione degli angeli senza ali, ecc. Ma, accanto a questa rigida posizione, che trova espressione in uno dei due dia
loghi pubblicati nel 1564 da G. A. Gilio (\i Degli errori e degli abusi deÆ pittori circa lÆhistorie\i0 ) e, in maniera pi∙ profonda e sistematica, nellÆopera di G. Paleotti (\i Discorso intorno alle immagini sacre e profane\i0 , 1582), e allÆanalogo att
eggiamento nei confronti della musica (il contrappunto, gli improvvisi o il diminuendo, che rendevano incomprensibili le parole, furono eliminati, come anche furono epurati i motivi popolari sui quali spesso si cantavano le parole della messa), nel panor
ama artistico e religioso della Controriforma trovarono spazio movimenti e personalitα di carattere completamente diverso: grazie allÆopera dei gesuiti e soprattutto a tipi di organizzazione quale quella degli oratori, si coltivarono nel campo delle arti
figurative, della musica e del teatro, espressioni che facendo leva sul sentimento risultarono pi∙ efficaci e coinvolgenti strumenti di propaganda. NellÆambito della politica della Controriforma va ancora ricordato lÆunico testo che con scrupolosa metic
olositα affronti il problema dellÆarchitettura sacra: le \i Instructiones fabricae et supellectilis ecclesiasticae \i0 che C. Borromeo pubblic≥ nel 1577.